Autore: Dr. Matteo Spinelli
Un’esposizione solare non corretta per intensità e/o durata può provocare un danno alle cellule cutanee.
Il danno indotto dai raggi ultravioletti (UVA e UVB) può essere diretto, a livello del DNA cellulare, oppure indiretto attraverso un meccanismo di stress ossidativo.
Il danno al DNA può provocare delle mutazioni in specifici geni che portano alla cancerogenesi e quindi alla possibile formazione di tumori cutanei; più sarà frequente il danno e più potrà verificarsi questa situazione.
E’ molto importante comprendere che la comparsa di eritema dopo l’esposizione solare indica che è già in atto un danno alle cellule cutanee.
La sensibilità della cute alla luce solare dipende dal fototipo, che va dal tipo I al IV: il fototipo I si scotta sempre e non si abbronza mai, il fototipo IV si scotta raramente e si abbronza facilmente. I fototipi chiari (I e II) devono fare più attenzione perché raggiungono prima la dose minima di raggi ultravioletti necessaria per andare incontro all’eritema solare e quindi alla scottatura solare.
Concludendo: per la prevenzione primaria dei tumori cutanei è fondamentale esporsi al sole in modo responsabile evitando le ore centrali della giornata, momento nel quale si raggiunge il massimo dei raggi U.V., limitando il tempo di esposizione e proteggendosi con l’utilizzo di capi con protezione solare certificata o con creme solari meglio con fattore di protezione 30 o superiore. La prevenzione primaria è di fondamentale importanza per tutti e ancor di più nei bambini e negli adolescenti.
Altrettanto importante è la prevenzione secondaria attraverso la valutazione periodica dei nevi e della cute in generale, in modo da individuare tempestivamente eventuali lesioni sospette.
Queste raccomandazioni valide per tutti son ancora più importanti per le persone con storia di pregresso melanoma o di altri tumori cutanei, per chi ha familiarità per melanoma, soprattutto in parenti di 1° e 2° grado, per i soggetti con numerosi nevi.