Autore: Dr. Antonio Tori
Un terzo della popolazione adulta presenta disturbi venosi che si possono manifestare con la semplice presenza di teleangectasie, più comunemente chiamate capillari e varici fino a quadri molto più importanti come edemi, ossia gonfiori degli arti inferiori, ulcere venose e complicanze trombotiche del sistema venoso profondo e/o superficiale.
In Italia si stima che siano affetti da tali patologie il 33% delle donne e il 20% degli uomini.
Le cause non sono ancora perfettamente conosciute. Mentre i fattori di rischio di tali patologie sono rappresentati dalla predisposizione familiare, che comporta una debolezza congenita delle vene, dal sovrappeso e dall’obesità, dalla sedentarietà e da determinati lavori che richiedono la posizione in piedi prolungata magari vicino a fonti di calore (parrucchieri, commessi, cuochi, fornai, ecc), l’immobilità a letto prolungata per interventi chirurgici o ricoveri ospedalieri, fattori ormonali come la gravidanza e l’uso di contraccettivi orali.
Quello che possiamo fare è “combattere” tutti questi fattori, ove possibile, e soprattutto rivolgersi ad uno Specialista Flebologo per mettere subito in atto i rimedi ritenuti più utili per contrastare l’avanzare della patologia.