Mental training: come allenare la mente!

Negli ultimi anni si sente molto parlare di “mental coaching”, “mental training” o “preparazione mentale”. Ma cosa significa? In cosa consiste?

Un percorso di mental training, intrapreso con uno Psicologo dello Sport adeguatamente formato, è un vero e proprio allenamento mentale che si struttura in base sia alle caratteristiche dello sport praticato che di quelle personali dell’atleta, indipendentemente dal suo livello. Proprio per questo all’inizio, viene eseguito un assessment per poter avere una “fotografia” dei punti di forza e delle aree di miglioramento dello sportivo; in seguito, si co-costruisce insieme un percorso proponendo le tecniche di mental training più adatte a quello sportivo, volte a potenziare determinate abilità. È un vero e proprio allenamento, che richiede impegno, costanza e ha la stessa importanza dell’allenamento tecnico: infatti per poter giungere ad una prestazione eccellente non si può prescindere dalla componente mentale!

Un elemento importante da sottolineare è che la Psicologia dello Sport si fonda sulla Psicologia Positiva il cui scopo è quella di potenziare le risorse già presenti in ottica di benessere e realizzazione di sé. Si differenzia infatti dalla Psicologia prettamente clinica perché non si propone di trattare un disturbo.

Quindi devo rivolgermi ad un mental trainer solo se ho un “problema”?

Assolutamente no, l’obiettivo ultimo è quello di riuscire a potenziare al massimo le proprie skills, gestire al meglio le prestazioni al fine di ottimizzarle raggiungendo la peak performance. Spesso però le persone chiedono aiuto allo Psicologo dello Sport quando percepiscono problemi di gestione emotiva, ansia da prestazione, cali motivazionali, relazioni conflittuali con il proprio Coach.

Un campo in cui è fondamentale una preparazione mentale è l’infortunio: è fondamentale lavorare sulla gestione del dolore, sulla componente emotiva e cognitiva; operare in sinergia con Fisioterapisti, Osteopati, Ortopedici e Medici dello Sport è estremamente necessario in tutte le fasi riabilitative al fine di aumentare l’efficacia dei trattamenti stessi.

La preparazione mentale si fa solo con gli adulti?

La cultura psicologica nel mondo dello sport deve essere diffusa sin da piccoli attraverso la creazione, da parte degli adulti, di un ambiente sereno, favorevole all’apprendimento, alla scoperta e all’espressione di sé. Per questa ragione è fondamentale condurre eventi e percorsi di formazione per allenatori, dirigenti e genitori al fine di andare tutti nella stessa direzione, ponendo al centro il bambino/ragazzo in tutte le sue fasi di crescita.

Troppo spesso si verifica il fenomeno di drop-out (abbandono sportivo precoce) a causa di errori, anche inconsapevoli, degli adulti significativi (es. ambienti carichi di pressioni esterne, agonismo precoce, assenza di divertimento).

La preparazione mentale in studio inoltre può iniziare già dall’età di 11/12 anni; la durata di un percorso di preparazione mentale è estremamente soggettiva ma avendo come obiettivo l’autonomia dell’atleta, in genere è relativamente breve.

 

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La nostra Psicologa dello Sport, Erika Giambarresi, propone percorsi di mental training per atleti di qualsiasi livello e disciplina sportiva.
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