Che cos’è la videotorascopia?
La videotorascopia costituisce una procedura chirurgica che consente di effettuare le stesse manovre che qualche tempo fa si praticavano soltanto a “cielo aperto”: l’accesso alla cavità toracica si ottiene mediante il posizionamento attraverso gli spazi intercostali di due-tre trocar, cannule attraverso cui si inseriscono il toracoscopio e gli strumenti di lavoro quali pinze, forbici, uncini coagulatori, suturatici meccaniche.
Il toracoscopio è uno strumento connesso con una sorgente di luce ed una telecamera, che consente la visualizzazione del campo operatorio su di un monitor. Per poter lavorare è necessario il collasso del polmone su cui si deve intervenire. Per questo viene impiegata una ventilazione artificiale con tubo a doppio lume, che consente di escludere la ventilazione di uno dei due polmoni, mantenendo ventilato il controlaterale.
La videotoracoscopia viene impiegata a scopo diagnostico o a scopo terapeutico. Il vantaggio principale della videotoracoscopia consiste nella notevole riduzione del dolore postoperatorio e del disagio funzionale.
In quali casi non è possibile eseguirla?
Non è possibile effettuare questa procedura nel caso in cui il paziente non sia in grado di tollerare una ventilazione monopolmonare durante l’intervento per una ridotta capacità respiratoria, nel caso in cui ci siano delle aderenze pleuriche per un pregresso intervento al polmone.