Martedì 7 giugno il Dr. Diego Riva, Ginecologo e Urologo della Clinica Polispecialistica Meditel di Saronno, è intervenuto a Radiorizzonti 88 FM sul tema “La menopausa”, un periodo importante e delicato per la vita di una donna.
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Di seguito, il testo completo dell’intervista.
La cessazione delle mestruazioni rappresenta certamente per la donna un momento delicato. Ci può spiegare brevemente cosa succede nel corpo femminile in quel momento?
La cessazione delle mestruazioni è dovuta all’esaurimento dell’attività ormonale delle ovaie. Questo fenomeno generalmente non è repentino, a meno che si tratti di un evento chirurgico, ma è preceduto da un periodo variabile da alcuni mesi a 2-3 anni di irregolarità mestruali, sia come anticipo, che come ritardo nei cicli. E’ quella che viene comunemente denominata “pre-menopausa”, fenomeno assolutamente normale tra i 48 e i 52 anni. Prima o dopo tale età ci troviamo in situazioni anormali che richiedono alcuni accertamenti ginecologici specifici. Si può aggiungere che teoricamente la fertilità cessa dopo 6 mesi dall’ultima mestruazione.
Quali effetti generali comporta la cessazione delle mestruazioni altre alle “terribili” vampate di calore?
Le “terribili” vampate di calore sono fenomeni di transitorio squilibrio vascolare, di per sè non pericolosi, anche se parecchio fastidiosi. Si accompagnano spesso ad altri fenomeni come insonnia, irritabilità nervosa, ansia. Ma i problemi più importanti insorgono dopo alcuni anni: aumento del colesterolo e della pressione arteriosa, aumento di peso e del grasso addominale, decalcificazione ossea, vaginiti conseguenti al dismicrobismo e alla perdita di elasticità vaginale. Anche la vescica risente negativamente di questa situazione, per cui si verificano cistiti recidivanti, difficoltà a trattenere le urine, incontinenza urinaria durante gli sforzi fisici. Tutto questo colloca perciò la donna in uno stato di squilibrio metabolico importante e dannoso.
Perchè oggi si tende a prolungare le mestruazioni oltre i 50 anni di età?
Appunto per evitare questi problemi: sottolineo che una donna vive un periodo lunghissimo, almeno 30 anni della sua vita in menopausa e quindi la prevenzione è fondamentale! Basta ricordare che gli eventi dannosi cardio-circolatori come infarti e ictus sono rari in una donna che ha ancora le mestruazioni, mentre nei 10 anni successivi diventano estremamente frequenti.
Perchè c’è ancora molta resistenza da parte delle donne a praticare una terapia ormonale in menopausa?
Per vari motivi: si sottovalutano i problemi che ho descritto o si spera di esserne esenti, si confida in terapie spesso solo palliative, si ha timore di effetti collaterali o dannosi, che in verità nei farmaci di recente introduzione sono pressoché assenti. Soprattutto c’è lo spettro del tumore al seno, il cui rischio non è aumentato con queste terapie. Non sto certamente affermando che non esistano controindicazioni, ma esse vanno accertate con precisione. Se esse fossero presenti, si può ricorrere a terapie locali con ovuli o creme, o utilizzare prodotti non ormonali.
Come possiamo prevenire questi effetti negativi senza ricorrere a una terapia farmacologica?
Dato che siamo di fronte a problemi in gran parte metabolici, la terapia migliore per fronteggiarli è l’attività fisica regolare, che consente di abbassare colesterolo, aumento di peso e pressione arteriosa. Sono inoltre certamente utili una dieta equilibrata e l’abolizione del fumo. Mi permetto invece di dire che l’aumento dell’introito di acqua, tanto spesso utilizzato, non serve pressochè a nulla!